; beverly hills gdr - living this way

Suddenly feel like you

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CAT_IMG Posted on 28/5/2010, 22:07

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Gabriel Davis
I'm not perfect but I keep trying
Improvvisa voglia di te è la prima frase che mi è venuta in mente questa mattina non appena ho aperto gli occhi nel mio nuovo appartamente. Voglia di cosa? Ma soprattutto di chi? Non è difficile a pensare a chi mi stia riferendo e solo che non voglio farmene del tutto una ragione. Non credo a quello che la mia mente continua a indicarmi. Fortunatamente l'ultima volta sono riuscito a fermarla in tempo prima che invitassi ad uscire Stephanie. Insomma io non sono uno che perde la testa per nessuno,perchè con lei dovrebbe essere diverso? Insomma è una donna, non ha niente di diverso da tutte quelle che incontrato lungo la mia strada. Andiamo molto male. Non per il fatto che stia pensando a lei, ma per il semplice fatto che io stia pensando. Di solito non lo faccio mai e diciamo che non mi porta a conclusi migliori di quelle di partenza. Ho iniziato a pensare solo per tirarmi fuori da questa sensazione di inquietudine rendomi ancora più inquieto. Ero talmente concentrato che non mi sono nemmeno accorto del tragitto che ho percorso, mi guardo attorno constatando di essere arrivato al molo. Non sono mai venuto fin qui, diciamo che il mio principale tragitto è casa-lavoro, casa-bar non mi piace tanto spostarmi altri posti. Diciamo che sono un tipo abitudinario che ama la monotonia,poverina tutti la odiano,io credo di essere l'unica persona che la ama, ed è anche l'unica cosa che posso dire di amare davvero. Improvvisa voglia di toccarti. Mi passo una mano lungo il viso per svegliare ulteriormente il mio cervello che non fa altro che pensare a lei. Avanti non farmi questo, non farmi tutto questo proprio ora. Non ne ho bisogno. L'ho sempre detto, non ho bisogno dell'amore,non ho bisogno di una donna, vivo bene così, come sono sempre stato. Improvvisa voglia di baciarti. Ok qua stiamo andando verso una via a me sconosciuta, sono spaventato? No sono solo intimorito da queste nuove luci, sono spiazzato di fronte a qualcosa che non ho mai provato. Si, lo ametto ho paura.



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CAT_IMG Posted on 28/5/2010, 23:26
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« Stephanie Brigitte Daniels »
Avere vent'anni, cosa voleva dire in fin dei conti? Divertirsi, non pensare ai problemi, e vivere ogni attimo della vita. Io avevo vent'anni e non potevo permettermi di avere proccupazioni e cose varie, e infondo avevo tutta una vita per pensare all'amore o ai miei mille problemi. Ciò di cui avevo davvero bisogno, era solo di una bella passeggiata tranquilla, e quell'occasione me l'aveva data proprio Enrico. Era da tanto che eravamo amici in effetti, era stato con due delle mie migliori amiche, ed era diventato così il mio migliore amico. Eravamo bravi a consolarci l'un l'altro, a ridere, a scherzare, e tutti si meravigliavano di come tra noi due non fosse mai nato nulla. Certo potevo dare l'impressione di due fidanzati quando eravamo insieme, per come ci comportavamo, ma non lo eravamo comunque.
« Mh, dovresti venire in Italia qualche volta. » mormorò, continuando a camminare al mio fianco, arrivati ormai al molo, mentre eravamo impegnati a mangiare i nostri Mc Flurry. Lui era di origini italiane, ma era a Beverly Hills da sei anni. Io non ero mai andata in Italia, ma non mi sarebbe nemmeno dispiaciuto. Annuii semplicemente, buttando il bicchierone ormai vuoto in un cestino lì vicino, mentre osservavo quella multitudine di gente.
« Potremmo fare un bagno. » Io e le mie idee assurde. Bè faceva caldo, ed era giustificato il fatto che si potesse fare un bagno. Ma Enrico non amava molto il mare ecco, in effetti non gli piaceva nemmeno mettersi in costume, sebbene avesse un bel fisico. « Oh si certo, proponilo a qualcun'altro. » si limitò a dire senza nemmeno guardarmi, con fare retorico, mentre si aggiustava gli occhiali sul naso. Gli diedi una leggera botta, prima che lui mi poggiasse il braccio dietro al collo, in modo da abbracciarmi. Ecco si, era per quello che si pensava che fossimo findanzati. In effetti non ero fidanzata da un bel pò, dopo Alex. E gli unici uomini che avevo conosciuto ultimamente erano Daniel e Gabriel. Ovviamente Daniel era da escludere, ma anche Gabriel visto che non c'era stato nulla tra di noi..tranne un breve episodio di sesso nel suo ufficio, e una notte passata a casa mia. Ma perchè cominciavo a pensare a Gabriel? Non potevo escluderlo come Daniel e amen? No, lui non era come Daniel in effetti, e non solo per quanto riguardava l'età. Speravo comunque che avesse trovato casa, e che avesse recuperato il suo portafogli. Si, speravo solo quello per lui, visto che avevamo in sospeso la restituzione del mio scooter.

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CAT_IMG Posted on 29/5/2010, 14:22

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Non ho mai sopportato il molo,ecco perchè non passo mai di qui. Non mi piace l'odore salmastro misto pesce di qui, non mi piace la gente di questo posto. Insomma non mi piace e basta. Fantastico, uno dei pochi giorni in cui non lavoro non so nemmeno che cosa fare, di certo una persona come me il martedì pomeriggio non si aspetta di annoiarsi al molo senza nessuno. Se fossi in me sarei già dentro il letto di qualche ragazza sventurata incontrata al bar. Ma ovviamente oggi c'è qualcosa che non va nella mia testa anche se no esattamente che cosa sia. Sto cercando di amare una ragazza,sto perdendo letteralmente la testa,cercando di scappare dal suo viso. Tutto questo non può diventare reale,ne ora ne mai,lei non può raggiungere il mio cuore. Così meglio che scappa,che scappi da lei,l'unica cosa che potrebbe riavvicinarmi a lei è solo il suo motorino. Scappa Gabriel,dalla mente,dal corpo,dall'anima. Scappa e basta. Sono scappato un sacco di volte da ogni cosa: dall'amore in primis, dalle responsabilità,dai rimpianti , da tutto quello che opprimerebbe la mia tranquillità. E sapete? Fino adesso ho vissuto benissimo,la gente invidierebbe la mia vita senza troppe complicazioni,perchè adesso tutto deve cambiare? Per colpa di chi poi? Di una ragazza? E di cosa allora?. E' proprio vereo che arriva un momento in cui la vita inizia a sfuggirti di mano. E come ci dobbiamo comportare? Abbassare le difese e trovare conforto in chi meno te lo aspetti? Affrontare le più grandi paure con coraggio,poreseguendo con fiducia o soccombere insieme alla propria anima? Io sono quello che ha sempre scelto la strada più facile, perchè complicarsi la vita insomma? Ma non è sempre detto che la strada più facile sia quella giusta. Io ho fatto la scelta giusta? Non ne ho idea e non dovrei nemmeno pensarci.
Cammino senza nemmeno vedere dove sto andando,la gente mi attraversa come se neanche mi vedesse e fortunatamente in questa zona della città non conosco nessuno. Mi accendo una sigaretta,la mia ormai immancabile compagna di viaggio. Mi lascio attraversare la gola dal dolce fumo per poi buttarlo fuori proprio nel momento stesso in cui mi appare davanti agli occhi. Ma non è possibile! Insomma so di non essere stato tanto buono nella mia vita,ma basta punirmi! Non ne hai avuto abbastanza Dio?
Fortunatamente è insieme a un ragazzo,diverso da quello che c'era l'altra sera al bar, ogni volta che la vedo cambia ragazzo. Ma insomma a me non dovrebbe importarmi nulla giusto? Decido di avvicinarmi alla coppia tanto per rovinare i bei momenti alle altre persone,siccome non ne posso avere di miei.
«Ciao tesoro, posso dirti che avrai il tuo motorino oggi stesso» le dico non appena mi sono avvicinato del tutto in modo che mi senta.
 
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CAT_IMG Posted on 29/5/2010, 21:47
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« Stephanie Brigitte Daniels »
Un leggero venticello estivo spostava continuamente la ciocca dei miei capelli, che dispettosa continuava a posarsi sul mio viso, impedendomi quasi di vedere. Il ripetuto movimento della mia mano provocava solo una strana irritazione, che ultimamente mi rendeva troppo irritabile. Ogni minima cosa era capace di irritarmi a tal punto da farmi diventare intrattabile. Io che per mia natura ero sempre stata la ragazza più dolce e tranquilla del mondo. Ero strana sì, cambiavo spesso umore, modo di pormi, anche il modo di vestirmi. Ma l'unica cosa che non cambiava mai col passare degli anni era il bene che nutrivo verso alcune persone. Eric, ad esempio, era entrato nella mia vita da due anni e in due anni il bene che nutrivo verso di lui non aveva mai accennato a mutare, o a svanire. E andava bene così, perchè anche se sembravo acida, a volte strafottente, ero comunque una ragazza che poteva emozionarsi per poco, commuoversi anche, e perchè no, abbracciare una persona solo per la mancanza d'affetto. Ero assurda, sì.
CITAZIONE
«Ciao tesoro, posso dirti che avrai il tuo motorino oggi stesso»

Una voce familiare, fin troppo vicina, richiama la mia attenzione. E i miei occhi non possono far a meno di posarsi sul soggetto, che non ci vuole tanto tempo per riconoscerlo: Gabriel. Era destino che riuscissimo ad incontrarci dappertutto? Forse sì. Come era destino che ci incontrassimo sempre in tre. Sorrisi appena, annuendo.
« Sì? Cominciavo a non sperarci più. » commentai sarcastica, mentre Eric rispondeva al cellulare, che aveva preso a suonare poco prima. Prima che potessi riuscire a fare le cosidette presentazioni, Eric si voltò verso di me mentre rimetteva il cellulare in tasca, dicendomi che Claire l'aveva praticamente supplicato di raggiungerla, in preda ad una crisi di pianto. Sì, la debolezza di Eric - dopo di me ovviamente - era Claire, la sua ex, con cui c'era ancora uno strano rapporto. Voleva lasciarmi lì però, e non andava mica bene.
« Bè io sono Eric comunque e devo scappare..la posso lasciare nelle tue mani no? Mi sa che vi conoscete quindi..io vado eh, ti chiamo stasera Stephanie. » cominciò a parlare, a dire anche cose senza senso, prima di darmi un bacio sulla guancia e fare un cenno del capo a Gabriel. Aprii la bocca per dire qualcosa, poi mi fermai, scettica.
« Sì allora lui era Eric, e se ne è andato lasciandomi da sola. Bene. » dissi semplicemente, più che a Gabriel a me stessa, mentre l'osservavo allontanarsi.

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CAT_IMG Posted on 30/5/2010, 13:47

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Avanti è solo un ragazzo, un ragazzo del quale non dovrebbe interessarmi assolutamente nulla anche se sta passeggiando da solo con Stephanie, non mi devo impicciare e basta. In questi giorni mi sto troppo preoccupando degli affari delle altre persone, e non è da me, assolutamente non è da me, di solito mi interesso solamente di me stesso. Forse Dean ha ragione, ormai sono troppo vecchio per continuare a divertirmi come facevo a vent'anni e che dovrei darmi una regolata. Ma chi lo ascolta quello? Prima dice di essere impenetrabile e poi si innamora della sua segretaria o quello che è. Io sono impenetrabile!Chi non ha paura dell'amore? Ogni persona ha la sua paura, c'è chi ha l'assurda paura dei clown mentre io ho paura dell'amore, qualcosa di assolutamente più forte. In fondo mi risparmio il dolore che potrei provare,mi risparmio un sacco di cose non innamorandomi. Due persone che volevano troppo l'una dall'altra.Si sono consumate vicenda, pezzo per pezzo, senza nemmeno accorgesene. Non sono riuscite a gestire il loro sentimento troppo forte che li ha sopraffatti. Era qualcosa di diverso, qualcosa che non erano riusciti a comprendere inizialmente e che hanno usato nel modo sbagliato. Forse non era destino che stessero insieme,forse avrebbero capito come gestire il loro amore per un'altra persona o forse erano troppo deboli per controllare il vero amore. Chi ha voglia di passare tutto questo? Chi ha voglia di rimanere nell'incertezza di una felicità apparente? Meglio essere da soli,pretendere solo da se stessi conoscendo esattamente i propri limiti. Cedere qualcosa agli altri è sempre pericoloso e sbagliato, potrebbe venirti restituto rovinato o sciupato o forse potrebbe scappare con esso lasciandoti un vuoto incolmabile. Per essere felici, per essere soddisfatti e pieni nella propria vita bisogna viaggiare da soli, senza nessun'altro.
Stephanie ormai non sembra più sorpresa dei nostri fortuiti incontri come non lo sono più io, e come se fossimo destinati almeno a incontrarci una volta durante la giornata. Mi presenta il suo amico Eric che sembra non essere molto presente nella situazione infatti subito dopo se ne va salutandomi con un cenno e non lasciando nemmeno tempo a Stephanie di rispondere. Stimo quell'uomo. Mi viene da ridere, ma mi trattengo so benissimo come Stephanie si innervosisce quando cerco di fare lo spiritoso,ma la tentazione è troppo forte.
«Sembra che le persone dopo un po' ti mollino perchè non ti sopportano più» le dico azzardando un leggero sorriso cercando di sforzarmi ad andare oltre.
«Comunque ti devo spiegare meglio la situazione, il tuo motorino era davvero ridotto male, e non sono riusciti a rimetterlo com'era prima, quindi ti ho risparmiato il rischio di fare un altro incidente comprandotene uno nuovo» in fondo è stata colpa mia,in qualche modo dovevo renderle il favore di non avermi denunciato.
 
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CAT_IMG Posted on 31/5/2010, 16:33
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Il mio istinto, in quei casi, era ossessionato dal pensiero - o meglio dalla soluzione - di voltarmi e andare via. Quello non era scappare, era solo evitare qualsiasi tipo di cosa. Perchè Gabriel, ormai, lo consideravo come una debolezza. Sapeva farmi cadere in tentazione, e questo non andava per niente bene; mi tentava, e come una persona troppo debole, tendevo a cascarci. Anche se, non ero andata via mai, nemmeno in quel momento. Rimasi ferma, cercando chissà quale petresto per non incontrare lo sguardo di colui che riusciva a farmi cedere troppo facilmente. Mi aggiustai una ciocca di capelli, portandola dietro l'orecchio, per poi alzare lo sguardo proteggendolo dai raggi del sole ponendo una mano all'altezza della fronte. Stranamente però Gabriel era strano, quel giorno. Aveva un'espressione più seria, meno da imbecille ecco, ed era fin troppo serio, troppo, e quella serietà credevo non gli appartenesse minimamente, e invece..Seguii il movimento delle sue labbra, cercando così di concentrarmi sulle sue parole, sul suono che fuoriusciva da esse.
« O forse sono loro che non riescono a stare in mia compagnia perchè sono troppo sopportabili invece. ». Non capii nemmeno il senso di quella frase, ma infondo non dovevo mica capirlo io: doveva farlo lui, e sicuramente avrebbe sorvolato, o l'avrebbe interpretato come una frecciatina, cosa che non era. Nell'udire le sue parole rimasi per qualche seconda sorpresa, scettica, sicuramente non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, e visto che la sua espressione era prettamente seria, non pensai nemmeno ad un possibile scherzo. Che c'era di bello poi a scherzare su una cosa così stupida? O insomma, quasi.
« T-tu cosa hai fatto? » mormorai, spostando la mano che avevo sulla fronte, lasciando che il mio braccio si posasse lungo il mio fianco. Okay, ora dovevo essere gentile, giusto? Lo ero stata fin troppo, ma il troppo non era mai abbastanza, anche se non era nella mia indole essere gentile.
« Non dovevi. » aggiunsi poi. Infondo che costrizione aveva lui nel comprarmi un motorino nuovo? Nessuno, in effetti.
 
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CAT_IMG Posted on 31/5/2010, 19:55

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Ecco la cosa che mi piace fare di più oltre al sesso è quello di prendere alla sprovvista le persone. Gli altri credono di conoscermi davvero, credono di prevedere ogni mia minima mossa o battuta ma invece si sbagliano. Si sbagliano di grosso.Credono di conoscere ogni minima cosa di me ma invece si sbagliano. Nessuno riesce a vedere al di là del mio sorriso falso che nasconde ciò che veramente provo. Non mi importa di tenermi tutto dentro, mi risparmio delusioni ancora più forti che non riuscirei a sostenere. Loro non mi conoscono, loro non sanno chi sono ,che cosa sono in grado di fare, che cosa penso, ho solo paura di mostrare il mio vero io. Ero riuscito nel mio intento anche con Stephanie,nel senso che non si aspettava minimamente che le potessi comprare un nuovo motorino. Mi piace vedere il suo sguardo completamente sorpreso del mio gesto e il modo in cui reagisce.
«Oh si che te lo dovevo,insomma sono stato io a ridurre il tuo motorino alla scata-fascio quindi era il minimo che potessi fare», in fondo dovrebbe darmi ragione il discorso ha pienamente senso e io la maggior parte delle volta HO ragione,quindi non serve che critichi il mio modo di agire.
«Ti piace il rosa?» le chiedo scherzando,in qualche maniera devo riuscire a tirar fuori la solita Stephanie. Sembra una cosa incredibile ma mi piace quando comincia a darmi frecciatine o insultarmi. Non chiedetemi il perchè, siccome non so nemmeno il motivo.
Ti renderai conto un giorno che la tua arroganza e stronzaggine non ti porteranno da nessuna parte nemmeno alla felicità, in fondo chi lo ha detto che la felicità si ottiene per forza in due? Che cos'è poi la felicità una consequenza di un moto univoco di un sistema formato da due persone? Non credo,o almeno non è quello che penso. La felicità può essere ottenuta in vari modi, io devo solo trovare il mio, e questo non include assolutamente una ragazza.
«Credi che con questo i conti sono chiusi?» le domando con un tono talmente maliconico che riesco a sorprendere anche me stesso. Che cosa sta cercando di dirmi il mio corpo? Sta cercando di indirizzarmi verso Stephanie per caso? Andiamo perchè non ascolta mai quello che gli dice la mia mente, fa sempre tutto quello che vuole. Si lascia troppo prendere dall'istinto primordiale di fare la prima cosa che gli si presenta davanti. No, non deve essere così. Non voglio che sia così. Non posso cedere di nuovo. Se lo faccio tornerà tutto come prima e stavolta non credo di riuscire di nuovo ad uscirne. Non riesco a farmene una ragione, i miei sentimenti sono duri come la roccia ma Stephanie è il mio punto debole capace di spezzare la roccia e far uscire tutto quello che per anni ho cercato di nascondere.
 
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CAT_IMG Posted on 31/5/2010, 22:49
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L'avrebbe fatto per chiunque, forse. L'avrebbe ricomprato anche se la ragazza in questione non fossi stata io. Non mi importava di certo, ma non capivo nemmeno io perchè mi ritrovavo a pensarlo. Forse per autoconvincermi che per uno come Gabriel, erano tutte simili, le ragazze per lui erano simili e basta. Io dal canto mio sapevo di essere diversa, avevo la presunzione di essere speciale, di cambiare rimanendo pur sempre la stessa. Ma questa era la mia testa, lui non ragionava di certo con la mia. Sospirai. Sembrava divertito dal fatto che mi fossi così sorpresa di quella cosa completamente inaspettata, ma bè si, era così. E non sapevo spiegare perchè, ma ero sorpresa davvero. Scossi la testa quando cominciò ad elencare le sue responsabilità riguardo l'incidente, ah bene, ora riconosceva che era colpa sua?
« Quindi ammetti che la colpa è tua. » dissi con una smorfia di soddisfazione, mentre gli facevo segno di camminare, così da non restare fermi e impalati nel bel mezzo del molo. Mi guardai un pò in giro, la gente era tutta diversa, non c'erano mai due persone uguali, a Newport. E questa specie di multidudine mi piaceva tantissimo, sì. Rendeva tutto meno noioso, più divertente.
« Mi hai comprato un motorino rosa? » chiesi voltandomi verso di lui, alzando un sopracciglio, come se non credessi alle mie orecchie. Insomma, rosa non era da me, ma magari mi sarebbe piaciuto. No, il rosa non mi piaceva, punto. Ma perchè tirarlo fuori proprio in quel momento? Perchè io ero Stephanie, ovviamente. « In realtà il rosa non rientra tra i miei colori preferiti, ma comunque.. » aggiunsi poi, annuendo, alzando le spalle. Ma su insomma, quanto ero complicata! Bè si, lo ero, e probabilmente lui l'aveva capito. Insomma tutte le volte che ci eravamo incontrati gliene avevo dato prova, quindi probabilmente, anzi, evidentemente l'aveva capito. Continuai a camminare, scostandomi ripetutamente i capelli dagli occhi. Mi fermai un attimo, ascoltando la sua domanda, voltandomi poi verso di lui, facendolo così fermare a sua volta. Sì, erano chiusi. Ma io volevo che fosserò chiusi? Insomma l'unica cosa che ci levaga sembrava essere proprio il mio motorino, e una volta dato, stop, non ci sarebbe stato più nemmeno quello straccio di legame che non si capiva nemmeno cosa fosse. Inclinai la testa di lato, come se volessi pensarci, in realtà volevo solo usare il suo corpo come parasole, ma era meglio non dire anche quello.
Non capii nemmeno come, ma bastò un attimo. Mi sporsi verso di lui, alzandomi leggermente sulle punte per poi poggiare le mie labbra sulle sue, lasciando un leggero bacio. Lento, ma comunque breve, per poi staccarmi.
« Si ora sono chiusi. » mormorai, annuendo, come se volessi così dare più senso alla mia affermazione.
 
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CAT_IMG Posted on 1/6/2010, 21:17

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In fondo perchè ho fatto la domanda? Per mettere in chiaro al mio corpo di darsi una regolata e che non può pensare minimamente di saltare addosso di nuovo s Stephanie. Ci rendiamo conto sto cercando di convincere me stesso che Stephanie non mi piace, e che non voglio più aver a che fare con lei, solo che la mia mente sembra comunque essere indecisa di quello che mi propone. Lei sembra essere sorpresa del fatto che abbia ammesso la mia colpa,anzi crede che sia una delle mie solite trovate tanto per impressionarla,infatti vuole una conferma di quello che ho detto.
«Si lo ammetto è stata colpa mia,quella mattina non ero del tutto sobrio e non ero nemmeno attento a dove stavo andando quindi scusa se ti ho investito» le dico con un leggero sorriso mentre la seguo lungo le strade vicino al molo,di certo non possiamo star lì per tutto il tempo. Mi metto a ridere vedendo il suo viso nel pensare che le abbia comprato un motorino rosa.
«Era così carino il motorino rosa,ma non ci ho pensato minimamente di comprartelo» le rispondo smettendo di ridere. Si ferma a guardarmi per un secondo pensando alle parole che gli ho detto. Si, o forse no, non so se voglio che i conti siano finiti tra noi,anche se in fondo l'unica cosa che ci lega è il suo motorino,ma cominciavo ad abituarmi alla sua presenza,alle sue battute fredde, alle sue frecciatine sempre pronte,al suo sorriso stirato per incassare le mie battute,ai suoi occhi che roteano verso l'alto pensando alla mia idiozia. Ecco è questo il mio problema: lei mi interessa più del necessario e questo non va affatto bene. Stephanie Daniels esci dalla mia testa ti prego,prima che sia troppo tardi. Prima che tu possa raggiungere qualche altra parte del mio corpo. Ho paura che tu possa attraversare facilmente le pareti del mio cuore che mi sono costruito tanto tempo fa. Ti prego allontanati prima che succeda il dramma. Si avvicina a me scoccando un leggero bacio sulle mie labbra ma pur sempre percepibile da una parte del mio corpo che dovrebbe star ferma:il mio cuore. No,cuore fermati,non lo fare. Si allontana dicendo che i conti sono chiusi anche per lei.Forse mi pentirò del mio gesto,forse a lei non andrà bene ma ormai non riesco a resistere. Mi avvicino e appoggio le mie labbra sulle sue in un leggero bacio,lento, proprio come il suo per poi allontanarmi.
«Potremmo aspettare ancora un po' prima di chiuderli definitivamente»,ecco la frase della mia fine.
 
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CAT_IMG Posted on 2/6/2010, 00:14
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Era la parte irrazionale di Stephanie quella che agiva, perchè quella razionale se pur istintiva non faceva mai tutto quello che gli passava per l'anticamera del cervello. Ciò che mi spingeva a farlo comunque era ciò che quello lì riusciva a trasmettermi. Niente cose romantiche o che so io, ma mi incuteva una certa calma, e un qualcosa che non avevo ancora spiegato bene cosa fosse. Sospirai, mordendomi il labbro inferiore, sperando che lameno questa volta non mi desse corda. Lo consigliavo a lui, più che altro. Poteva andare via e salutarmi, sarebbe stato molto meglio, ma non accade mai ciò che la testa vorrebbe infondo, ci sono altre cose più importanti. La testa faceva solo quello che il cuore sentiva, e in quel caso ero stata fin troppo impulsiva. Con questi cambi di umore repentini, mi irritavo da sola in effetti. Io che avevo preferito fermarlo, ora invece lo baciavo. Incoerente, si, ero altamente incoerente. Rimasi a guardarlo, cercado qualcos'altro da dire prima di sprofondare in un silenzio angosciante.
« Comun.. » cominciai a dire qualcosa, per cambiare discorso, ma lui non me ne diede il tempo. Avanzò d'un tratto verso di me, come avevo fatto io poco prima, e poggiò le sue labbra sulle mie. Un bacio, come quello dato poco prima; senza fretta, stranamente lento. Quando si staccò tornai a guardarlo, ascoltando poi le sue parole.
« Per me va bene, motorino rosa a parte. » dissi inclinando la testa per poi sorridere.
 
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CAT_IMG Posted on 2/6/2010, 11:14

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In fondo i nostri gesti non avvengono per caso,vengono scaturiti da una nostra parte inconscia che rappresenta i nostri desideri repressi. Stephanie è un desiderio represso che ora è diventato del tutto ingestibile,ecco perchè di quella frase ecco il perchè ora mi fa sentire più tranquillo il suo sorriso. Desiderio represso dovevi per forza venire fuori adesso? Non potevi attendere ancora un po' di anni? Anzi potevi fare a meno di uscir fuori sconvolgendomi la giornata? A quanto pare no, è come se avesse un tempo di durata e dopo anni di sopportazione debba venir fuori per forza. Non ho mai desiderato di innamorarmi di una donna anzi, credo che innamorarsi di una donna sia la fine immediata dell'indipendenza dell'uomo ma a quanto pare il mio inconscio non la pensa esattamente come me,anzi il completo contrario. In questo momento vorrebbe stare insieme a Stephanie senza nessuna ragione puramente fisica ma si concentra solo sui suoi aspetti psicologici:quasi come se nella nostra ugualianza di carattere ci fosse qualcosa che ci rende anche diversi,e si dice che gli opposti si attraggono,quindi ecco il perchè della mia attrazione nei suoi confronti.
«Bè visto che non hai niente da fare,siccome il tuo amico ti ha mollata ti porto a fartelo vedere» dico riferendomi al motorino,insomma meglio darglielo subito prima che succeda qualcos'altro nel frattempo e abbia la brillante idea di dare la colpa a me. Con un cenno della mano la invito a precedermi nella direzione opposta alla quale stavamo andando.
 
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CAT_IMG Posted on 2/6/2010, 22:29
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Abbiamo poco tempo. Insomma, il problema è che abbiamo poco tempo per poter commettere i nostri errori. La vita è fin troppo breve e imprevedibile per poter sbagliare, eppure, non facciamo che commettere errori, uno dopo l'altro, nella speranza di poter imparare. Credo che non sia questo lo spirito giusto. Non possiamo permetterci di sbagliare per poi poter imparare dai nostri errori. Semplicemente dobbiamo dimenticare cosa è giusto e cosa e sbagliato. Preoccuparsi troppo non è mai servito a niente, e ho capito che spesso l'imprudenza paga. O quantomeno, paga molto più dei rimpianti.
Dove l'avevo letta quella cosa? Su facebook, forse, si. In una pagina molto carina amministrata da una ragazza molto brava nello scrivere. Io non ero mai stata brava in certe cose, anzi, amavo sottovalutarmi io. Non ero manco romantica, a volte credevo di non essere donna. Insomma le donne erano per natura romantiche, dolci, io no, io ero diversa, e per farmi addolcire c'è ne voleva. Infatti poche persone conoscevano quel lato, due al massimo, che si contavano appunto sulla metà delle dita di una mano. Sii diversa Stephanie, e vedrai che troverai qualcun'altro. Avrei voluto amarti di più. Davvero poco credibile in effetti, ma se a dirlo era Alex tutto cambiava. Mi lasciavo abbindolare facilmente, e pure quando tutto finì, anche il giorno che ci lasciammo, gli avevo creduto, ancora. Stupida, non ero abbastanza matura, non ero abbastanza me. Ironico pensarci ora, ma era così. Tutto questo era futile, comunque, perchè non era consono a ciò che stava accadendo in quel momento. Sentivo come un strano rumore darmi fastidio, come se però riuscissi a sentirlo solo io. Non era una questione di sentimenti quelli, non dovevo mettere in gioco i miei sentimenti, come avevo sbagliato a fare precedentemente, non dovevo.
Per fortuna Gabriel cambiò argomento, e io mi limitai ad annuire e a seguirlo.
« Per la cronaca non mi ha mollata, ha preferito..aiutare la sua ex. » mormorai di rimando, come se volessi comunque precisare che non mi aveva davvero mollata lì senza una precisa ragione.
 
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CAT_IMG Posted on 3/6/2010, 12:56

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« I'm not perfect but I keep trying »
Che cos'ha? Ha paura di mostrare i propri sentimenti? Se sono stato capace di mettere in gioco i miei potrebbe benissimo farlo anche lei,ma non la voglio certo costringere. Percorriamo poche vie fino ad allontanarci da quell'odore salmastro che mi pizzica gli occhi del molo. Ritorniamo al centro città,il mio habitat naturale,o almeno quello che dovrebbe essere il luogo dove mi sposto maggiormente.
«Ah ti ha mollata per la sua ex,andiamo di male in peggio» le rispondo accennando un sorriso tanto e passandomi una mano sul mento per trattenere una risata. Se ci penso un attimo non riesco a capire che cosa sto facendo,nel senso perchè sto camminando con lei? Ah si perchè ho ceduto ai miei sentimenti come un povero illuso idiota. No,io non sono così! Allora ci deve essere qualcos'altro che mi è sfuggito. Insomma non posso certo mettermi a pensare che cosa farò con Stephanie. Non sono mai stato bravo a programmare il futuro. Diciamo che non lo programmo per niente. Non so che cosa farò domani. Non ho un'agenda e non ho un diario,lo trovo una cosa dannatamente inutile,che cosa mi importa di quello che ho fatto in passato ora che non mi serve più. Si certo alcuni diranno,ma è bello ricordarsi dei bei momenti che abbiamo vissuto,con le persone a cui abbiamo voluto bene. Un mucchio di cazzate insomma! Sono contento di non ricordarmi di ciò che ho fatto,per il semplice fatto che se tirassi fuori i bei momenti passati di conseguenza tornerebbe a rompere le scatole anche quelli brutti,quindi è meglio accantonare il passato e vivere lo stesso istante in cui si vive. Vivo totalmente nel presente,non nel passato,non nel futuro. E devo dire che facendo così la mia vita è leggermente più serena di quei stupidi romanticoni che non hanno altro da fare che cercare nel passato frasi da copiare per fare più bella figura con una ragazza,oppure programma matrimonio,casa,figli prima ancora di conoscerla la ragazza. Non diventerò mai uno sfigato del genere,se lo diventerò chiederò a qualcuno di sopprimermi prima che sia troppo tardi. Finalmente arriviamo al luogo dove ho parcheggiato il suo motorino nuovo,un piccolo vicolo dove non passa mai nessuno e quindi non avrei rischiato che me lo rubasse qualcuno,dopo tutto quello che mi è costato.
«Ecco qui,spero che ti piaccia» le dico pacatamente indicandole il motorino appena dietro di me.
 
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CAT_IMG Posted on 3/6/2010, 21:07
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Se ci pensavo mi veniva da ridere. Ma non per la sua frase riferita comunque a Eric, ma per altro. Quella mattina non avrei dovuto nemmeno essere lì. Erano un paio di sere che litigavo frequentemente con due delle più care amiche; i nostri disguidi erano dovuti forse alla lontananza, al fatto che eravamo completamente diversa, ma soprattutto al fatto che io ero una ragazza piuttosto irritabile, che per giunta sapeva irritare benissimo la gente. Quindi in quei giorni post incomprensioni mi piaceva starmene a casa, davanti alla tv, perchè il momento di fare pace arrivava sempre. Quella mattina però Eric aveva suonato alla porta di casa mia, senza ricevere risposta era entrato dalla porta sul retro, e mi aveva praticamente costretta a vestirmi e ad uscire: il fatto che mi avesse costretta, e mi avesse dato pure fretta, si poteva notare da come mi ero vestita, sicuramente poco 'curata', come invece amavo fare io. Ma non mi importava, lui mi aveva visto anche in pigiama, anche senza in realtà, e non mi interessava se mi vedesse anche in quel modo. Poi per passare un pò di tempo con lui, questo e altro. Quindi era anche colpa sua se ero lì, e che Gabriel mi avesse incontrata. Coincidenze del destino, si diceva.
Sospirai, senza rispondere alla sua frase riguardante Claire, e continuai a camminare fino a tornare al nucleo della città, dove si incentravano tutti i negozi. Quando Gabriel si fermò, posai lo sguardo alle sue spalle, in un vicolo abbastanza isolato, dove campeggiava un motorino. Mi avvicinai sorridendo, si era anche meglio di come me l'ero immaginata. Anche se no, non avevo immaginato nulla. Questo però mi fece nascere un dubbio.
« Toglimi una curiosità, ma..hai trovato un nuovo appartamento? E sei andato alla polizia? » non centrava nulla, esatto, ma insomma era meglio di star zitti no? E poi quel luogo a me non ispirava tantissima conversazione.
 
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CAT_IMG Posted on 6/6/2010, 15:20

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« Gabriel Anton Davis »


Aspetto che si avvicini al motorino e finalmente intravedo il primo sorriso sincero della giornata, non che aspettassi solamente che sorridesse ma sono contento che le piaccia il motorino, se non le fosse piaciuto era lo stesso, non passerei mai più un'intera mattinata dal ventitore di automobili e motorino che ci prova con me. E' terribilmente raccapricciante vedere un gay in azione soprattutto con me,non faceva altro che toccarmi dappertutto e mi ha palpato il sedere per ben tre volte,alla fine ho tirato un sospiro di sollievo non appena uscito dal negozio. Si gira verso di me e mi pone subito una sequenza di domande che non hanno niente a che fare con il motorino o con lei,ma che riguardando solamente me. Come mai si interessa tanto di me?
«Credi che sarei riuscito a comprare un motorino senza portafoglio? Se proprio ti interessa ho trovato un nuovo appartamento e ho deciso di comprarlo così non devo pagare l'affitto ogni mese,sono andato dalla polizia e siamo andati a casa di quella puttanella che mi ha restituito subito il mio portafoglio con dentro il suo numero di telefono» dico l'ultima frase ridendo leggermente,dopo tutto quello che era successo quella sera, quella ragazzina aveva ancora voglia di fare sesso con me,ah il mio fascino non si smentisce mai. Stephanie si guardava attorno come se da un momento all'altro potesse comparire un serial killer che ammazzi entrambi.
«Non è un posto tanto isolato è solo un vicolo insomma»
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