let's buy a dvd!

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giorgiagee

Posted on 1/4/2010, 18:11

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« Ana Claudia Weybret.»

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I giorni passavano così, tutti uguali..ma purtroppo mio fratello Josh era tornato, e non faceva altro che darmi i tormenti. A scuola iniziammo già con i compiti in classe..e dovevo dire che tutto sommato stava andando tutto bene. Il problema..che poi alla fine non era un vero e proprio problema per gli altri, ma pr me si..era che..insomma io cercavo di fare amicizia con Aaron perchè mi era tanto simpatico e poi mi sembrava davvero un bellissimo ragazzo, però lui preferiva mantenersi un pò riservato e non amava partecipare alle conversazioni. Avevo capito che era timido, però era anche tanto dolce e divertente quelle poche volte che parlavamo. Sospirai. Quel pomeriggio non avevo davvero nulla da fare, erano tutti via per il break autunnale, e Jewel, la mia amica che era una cheerleader era partita con il resto della squadra per i campionati regionali. Così insomma..ero rimasta da sola, anche perchè non avevo poi così tanti amici. Decisi così di prendere un dvd e guardarmelo in santa pace a casa, davanti una mega scodella di pop corn e una bella coperta, nonostante qui a Beverly Hills facesse caldo anche ad Ottobre. Arrivai nel negozio di dvd più vicino a casa mia, vi entrai e mi guardai intorno, precipitandomi verso i comici un pò vecchiotti, che adoravo perchè erano così divertenti, e molte volte mi tiravano su. Mi girai per chiedere alla cassa dove fossero i dvd appena arrivati e mi accorsi che accanto alla mensola con i film horror ci fosse Aaron. Mi illuminai e con un sorriso andai a salutarlo. - Anche tu hai deciso di darti a un film eh?- dissi poi dolcemente sorridendogli, notai il dvd che aveva tra le mani e sorrisi. - come stai?- gli chiesi poi guardandolo, abbassai lo sguardo sempre con un sorriso sulle labbra e poi lo rialzai al suo bellissimo viso.

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« Touch me deep, pure and
true,gift to me forever.»

slumdog.

Posted on 1/4/2010, 18:25

aaron daley jefferson ~ l’amore è una grave malattia mentale *

Mio fratello Liam quella sera non mi faceva compagnia. Mi ero abituato al ritmo della scuola, ormai erano due settimane che frequentavo o meglio vedevo soltanto i miei compagni di classe. Parlavo sempre con Phil, questo si, che si stava rivelando una brava persona e qualche volta con quello splendore inaudito di Ana. Solo che come al solito non riuscivo a conversare molto con l'altro sesso, specialmente con un'incantevole ragazza come lei. Mio padre aveva portato Cecilie da una sua amichetta, nei pressi di casa della nonna, quindi aveva avuto il pallino di scegliere un film e vederlo insieme. Mi portò in un negozio a noleggio di dvd e io cominciai a cercare qualcosa che mi avesse preso. Una commedia, giusto per farmi quattro risate dato che non avevo nemmeno molto da studiare. A scuola ancora non sapevano che fossi il figlio del professor Hamilton; infatti avevamo cognomi diversi per omaggio a mia madre, da quando era morta. Le mie dita scivolarono velocemente su un paio di dvd coloriti in copertina che mostravano una bella bimba che leccava un gelato. Little Miss Sunshine. Lo presi tra le mani per mantenerlo occupato e continuai a guardare tra i diversi scaffali quando sentii la stessa voce dolce che mi accompagnava da diversi giorni ogni tanto, nella ricreazione e nelle pause. Io volevo farci amicizia, perchè diamine, mi metteva allegria, ma era più forte di me. Sì, credo di vedere un film stasera. Non c'è molto da fare qui in giro affermai con un sorriso quando incontrai i suoi occhi. Mi leccai le labbra leggermente imbarazzato e poi sentii la voce grave di mio padre che avanzava. No, Dio, No. pensai subito. Signorina Waybret, buonasera affermò mio padre porgendole la mano e io mi sentii su di giri. Lo avrebbe scoperto e io sarei stato ancora più preso di mira nonchè in imbarazzo. Ana...lui è mio padre commentai a voce bassa dopo che il suo sguardo, quello del mio caro e vecchio superiore, mi aveva scrutato come per dire "da quando in qua parli con le ragazze?".
Ecco, lui dubitava persino della mia eterosessualità solo perchè non riuscivo a parlare con l'altro sesso.
(vestito)

you are the thunder and I am the lightning and I lovethe wayouknow who youare

giorgiagee

Posted on 1/4/2010, 18:39

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Ricambiai il sorriso e poi risi un pò impacciata, non mi capitava molto spesso di essere in imbarazzo. Bhe..sfidavo qualsiasi ragazza a parlare con Aaron e a non arrossire, perchè..insomma..era davvero stupendo. - Già..funziona così qui..quando non si ha nulla da fare, ci si butta nei negozi di dvd - dissi poi ridendo, mi ricomposi subito notando il mio professore di lettere avvicinarsi a noi. Deglutii e poi mi accarezzai un braccio piano. Poi mi accorsi che alla fine loro due si somigliarono e capii che era suo padre. Arrossii e poi sorrisi. Buonasera professor Hamilton. dissi stringendogli la mano. Sentii Aaron ed annuii sorridendogli. Guardai l'espressione stranita del professore, nonchè suo padre e poi abbassai lo sguardo. B-bhe allora io vi lascio scegliere il vosto film, arrivederci professor Hamilton..ciao Aaron. conclusi poi la frase dolcemente guardandolo e sorridendo. Mi spostai sullo scaffale dov'ero prima e mi girai con lo sguardo verso di lui, accorgendomi che anche lui stava guardando verso di le. Gli sorrisi appena appena e poi notai che subito scostò lo sguardo, così feci lo stesso. E..se gli chiedessi di vedere un film insieme? No..insomma..poi capirebbe male..e il professor Hamilton mi prenderebbe sicuramente di mira, e poi insomma..okay che volevo conoscerlo meglio, però lui fisicamente mi piaceva, e pure parecchio.. Sospirai. Quando suo padre si allontanò per pagare il film mi riavvicinai a lui. - Bhe..se magari non hai nulla da fare nei prossimi giorni potremmo vederci, oppure semplicemente parlare al telefono..possiamo scambiarci i numeri di telefono se ti va - dissi poi guardandolo e aspettando una sua risposta, gli sorrisi.

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slumdog.

Posted on 1/4/2010, 18:59

aaron daley jefferson ~ l’amore è una grave malattia mentale *

Mio padre capì al volo e con uno sguardo che diceva "ne parliamo dopo" si allontanò prendendo il mio dvd per pagarlo alla cassa. Mi voltai a guardarla e notai con un sorriso compiaciuto che anche lei mi stava dando un'occhiata. Dovevo cercare di sciogliermi o altrimenti chissà cosa avrebbe pensato di me. Okay, non avevo speranza. Lei mi piaceva fisicamente, era anche ovvio dato che cominciavo a sudare quando la vedevo, ma era corteggiata dai ragazzi, anche quelli del college. Mi passai una mano tra i capelli e poi mi avvicinai a lei che mi stava per parlare.

CITAZIONE

- Bhe..se magari non hai nulla da fare nei prossimi giorni potremmo vederci, oppure semplicemente parlare al telefono..possiamo scambiarci i numeri di telefono se ti va -

Voleva vedermi e parlare al telefono. Oddio, non era per me questa situazione. Deglutii cercando di mantenere la calma e poi annuii piano, senza dire molto, cacciai il telefono dalla tasca che quasi mi stava per cadere e memorizzai sullo schermo del blackberry nuovo di zecca il suo numero. Ti fai fare una foto? chiesi con un sorriso imbarazzato e con gli occhi che non riuscivano a non guardarla. Intendo...per memorizzarla sul tuo contatto! esclamai poi. Dio, ma che cavolo dicevo? Qualcuno avrebbe dovuto fermarmi. Abbassai lo sguardo e feci due passi indietro fortunatamente non cadendo nè risultando scemo. Mio padre mi chiamò con voce ridente, mi girai e lo fulminai con lo sguardo. Era sempre stato Liam il disinibito con le ragazze...io ero quello che seppur avendo diciotto anni ancora era immacolato e imbranato. Ci sentiamo dopo, allora. Devi mandarmi la foto...Buon film! esclamai ancora un pò imbabambolato, alzai una mano e poi mi girai di spalle e diedi un grande sospiro. Raggiunsi mio padre che ebbe la decenza di stare zitto fino a quando non fummo in macchina. Carina, eh? Ti piace? Perchè non le chiedi di uscire? E' una brava ragazza, è la più intelligente del corso disse lui con un sorriso. Mi limitai a gettarmi una mano in fronte e a tacere per il resto del viaggio.
(vestito)

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giorgiagee

Posted on 1/4/2010, 19:36

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Memorizzai il suo numero e poi gli dettai il mio, sorridendo quando notai che a poco gli cadeva il telefono da mano. Accorsi subito a buttare la mano sotto la sua per evitare che cadesse,poi la tolsi subito e sentii la sua domanda. Annuii e poi risi, poi girai lo sguardo quando sentii che suo padre, nonchè mio pofessore lo chiamò. Arrossii, sentii cosa disse e annuendo e moridendomi le labbra gli sorrisi. Lo salutai alzando poco la mano e poi riflettei meglio su quello che mi aveva detto. "Ci sentiamo DOPO, allora". Sospirai e poi contenta mi diressi verso la cassa a pagare il mio dvd, tornai a casa. Quando rimasi da sola inserii il dvd nel lettore e mi stesi sul divano, e con un'enorme vascona di pop corn accanto presi a guardare il mio amato film. Tenevo il telefono vicino con la speranza che mi arrivasse qualche notifica o qualche suo messaggio. Poi decisi di inviargli una mia foto lasciandovi sotto un messaggio che diceva "insomma..non sono poi tanto fotogenica, questa è l'unica che ho sul telefono. Com'è il film?" gli scrissi poi sorridendo. PRemetti il tasto invio e poi presi un paio di pop corn aspettando la sua risposta. Era davvero tanto dolce, sorrisi fra me e me guardando il suo nome in rubrica.

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slumdog.

Posted on 1/4/2010, 19:46

SPOILER (click to view)

continua in casa Jefferson ~

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